COSA SI NASCONDE DIETRO LA RABBIA?
La rabbia, come qualsiasi altra emozione, scaturisce spesso da un evento esterno che fa da “miccia esplosiva”, ma questo evento viene percepito e valutato in maniera soggettiva, per cui può succedere che, di fronte ad una stessa situazione, una persona reagisca con uno scoppio d’ira mentre un’altra rimanga indifferente.
La rabbia viene spesso espressa in modo esplosivo, non mediato dalla ragione e viene agita con comportamenti che mirano a distruggere l’altro e la relazione. Durante queste liti furenti si offende pesantemente la persona cara, si dicono cose orribili con l’intento di ferire ed umiliare.
Chi ha difficoltà con il controllo della rabbia è poco consapevole sia delle vere motivazioni per cui si arrabbia sia degli effetti distruttivi che le sue esplosioni di collera hanno sugli altri. In genere chi non riesce a controllare la rabbia, una volta che si è sfogato vorrebbe che tutto ritornasse come prima, che l’altra persona dimenticasse facilmente quanto è accaduto.
Ma anche se la situazione sembra tranquillizzarsi dopo lo scatto d’ira, le cicatrici rimangono: il partner o l’amico della persona irascibile inizia a sentirsi a disagio e può finire per allontanarsi e abbandonare il collerico al suo destino. Che cosa innesca le crisi di rabbia?
Malgrado le apparenze, le esplosioni di rabbia ripetute rivelano una profonda sofferenza interiore. In molti casi le persone che si arrabbiano troppo, a causa della loro storia personale, sono particolarmente sensibili alle esperienze di perdita, rifiuto e abbandono. Se ci pensiamo bene a farci arrabbiare non è mai l’evento in sé ma l’interpretazione che si da dell’evento. La persona che non riesce a controllare la rabbia tende a leggere il comportamento delle persone care in modo negativo e a volte esagerato, giungendo a delle conclusione infondate che confermano i suoi peggiori timori.
Siamo esseri umani ed è normale che anche nelle migliori amicizie o nelle storie d’amore più belle ci siano delle situazioni in cui l’altro è distaccato, insensibile o preso dai suoi problemi: questo non significa che l’altro non ci tenga o che il rapporto sia in crisi.