Delusione
Non è piacevole sentirsi delusi e spesso quando si parla di “rapporti che non vanno” o di “cose che gli altri non fanno come ci aspetteremmo”, emerge l’emozione della delusione e una certa insofferenza traspare, con espressioni anche simili a quelle presenti nella fotografia.
Non cerchiamo per forza il positivo anche nel dispiacere, però se la delusione c’è, potrà avere anche qualche funzione, qualche aspetto adattivo…mmm…
… e pensandoci la si trova: G. Rezzonico, C. Baronessa e M. Bani in “Il lavoro costruttivista con le emozioni” (Capitolo del libro “Lavorare con le emozioni nell’approccio costruttivista” , Bollati Boringhieri, 2012) sostengono che la sua funzione può essere quella di farci fermare e permettere una rivalutazione dell’ambiente in cui viviamo o della relazione che ci ha portato a provare questa spiacevole emozione. Ne può conseguire quindi un ricalibrare le aspettative personali ed un riprogrammare i propri passi, le proprie scelte.
Sentirsi delusi quindi non è piacevole ma è l’occasione per crearsi aspettative più realistiche, può essere un punto di partenza per scegliere consapevolmente, in prima persona, di cambiare: o rimodulando le aspettative nel raggiungimento dei propri obbiettivi, o variando il nostro rapportarci a qualcun altro o anche cambiando il campo di gioco.